Preferisco pescare da PC e rispolverare delle vecchie Emozioni di tanti anni fa…


Nel lontano 1999 un pescasub 25enne ancora acerbo e con attrezzature d’epoca (pinne Mares Plana corte e dure, coltello da 25 cm al polpaccio e immancabile 70ino oleopneumatico verde oliva OmeR Tempest) si apprestava ad effettuare la sua cattura più bella, in termini di peso…
Era il 24 gennaio (o almeno così dice la data di creazione del file digitale), mi ricordo il particolare che fece la differenza: avevo sempre pescato con la fiocina avvitata su quell’asta da 7mm, con quella gittata utile ridicola di un metro e mezzo due al massimo, ma quel giorno come un sesto senso decisi di avvitare l’arpione, piccolo doppia aletta dal tiro teso e rettilineo . Mi ricordo ancora le precariche mostruose che davo al fuciletto tipo 400/450 pompate per una 30ina o più di atmosfere, quasi si piegava l’asta nel caricarlo e quanta fatica, ma che bordate tirava se paragonate alle lente parabole dei tiri con fiocina!
Entrai dalla scogliera a picco facendomi spazio tra i pescatori di rock-casting con un mio amico, lui a sx io a dx pescando in parete (4-5 mt di fondo…) sotto il monte Circeo all’altezza del faro di Punta Rossa. Era una tarda mattinata di una tiepida giornata invernale con mare forza olio e poco pesce in giro; dopo una breve perlustrazione delle insenature senza avvistare nulla di rilevante, il mio occhio cadde di sfuggita sotto una tettoia di roccia dove si intravedevano ferme sul fondo 3 testone argentee.
Non vi dico l’emozione, fatta la capovolta scomposta e rumorosa (col pericolo di far scappare tutto…) riconosco subito 3 spigolone ferme su sabbia, ne punto una provo a sparare ma aimè, la gialla levetta della sicura spuntando da sotto il grilletto mi impedisce di schiacciarlo!
Tornato in superficie in un attimo (tuffi, rituffi, capovolte, sciacquettii e loro li ferme immobili… altri tempi!) realizzo l’accaduto tolgo la sicura e mi rituffo d’impeto, punto la più grossa e SBAAAAM!!! Si alza di botto un polverone e dopo pochi istanti sento una forte trazione… premetto che non sapevo neanche cosa fosse un mulinello, avevo due giri di sagola nera di cordino legati in testata senza neanche ammortizzatore ma fortunatamente il fucile collegato tramite moschettone e sagola gialla galleggiante da 5 mm direttamente alla boa sferica.
Morale della favola, la spigolona parte a razzo e io abbraccio istintivamente il fucile con 2 mani stringendolo forte al petto, lei maestosa punta parallela alla montagna veloce come un treno e mi traina letteralmente (a velocità di pinneggiata leggera si intende) per alcuni interminabili minuti. Per mia fortuna l’asta passata per oltre metà della sua lunghezza era entrata nella pinna dorsale spinosa e uscita dalla pancia e con le alette aperte costituiva una valida presa. Dopo qualche tentativo di afferrarla finito con poderose scodate e il terrore di perderla riesco a domarla ponendo fine alle sue sofferenze con la scimitarra da polpaccio…
Non vi dico lo stupore dei cannisti all’uscita e di tutte le persone fino alla macchina: le sue misure furono 4,9 kg per 96 cm con aimè qualche ovetto di troppo nella pancia ma da allora so riconoscere le tozze femmine gravide dai lunghi e affusolati maschi che spesso le pallonano intorno e preferisco prelevare con coscienza qualche esemplare ultimo del gruppo piuttosto che far fuori centinaia di futuri avannotti…