Un giorno di mare calmo mi reco su di un punto di pesca molto frequentato nella nostra zona, è l'ora dei signori, circa le 9.30, ormeggiamo il gommone e ci buttiamo in acqua. Il mio compagno decide di fare due tuffi in una posizione non molto lontano dal gommone, io quindi comincio a nuotare e mi reco nel punto in cui la franata si fa più profonda, circa 20 mt. Faccio il primo tuffo di assaggio, un tuffo breve per ambientarsi. Poi il secondo tuffo, comincio in poca acqua a causa del mio fiato da rompere, il mio intento è quello di raggiungere l'inizio della franata e di fare un aspetto per vedere il comportamento della mangianza.
Comincio a scendere, raggiungo il fondo e inizio e fare un breve agguato, subito in lontananza scorgo la sagoma di un bel pesce, chiaramente una corvina.
Mi dirigo verso di lei, mi guardo attorno nel caso ci fossero altri pesci, ma senza distrarmi troppo, la corvina potrebbe scappare dato il luogo parecchio frequentato.
Appena giunto a una distanza utile per tirare, miro il pesce, non mi ha né visto né sentito, miro in un punto nel punto in cui dovrebbe avere una minore reazione e schiaccio il grilletto.
La corvina scatta ma la sagola si ferma subito, l'ho presa bene, forse così bene? Ho la doppia aletta, non posso averla persa..
Infatti dietro al tetrapodo eccola lì, un pesce di 1,5 kg quasi impossibile da vedere.
La battuta di pesca non vedrà altre prede, ma con un pesce così sono più che soddisfatto.