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Matteo
01/02/2011 12:00
angelo
01/02/2011 12:00
g.doddis
01/02/2011 12:00
Luana
01/02/2011 12:00
peppepeppetrentuno
01/02/2011 12:00
694 visualizzazioni
Borderlinescrive:
Quando arrivo è ancora buio, ma il caldo comincia già a farsi sentire, indosserò una 7 mm ma so già che l’acqua è sui 20° e quindi se voglio pescare concentrato sul pesce devo garantirmi almeno quelle 3 orette di assoluto isolamento termico che solo la mia spaccata foderata mi sa dare anche a costo di portarmi a spasso pesanti 9 kg, pescherò comunque nel bassofondo anzi tecnicamente il bassofondo indica una batimetrica tra 0 e 12 mt io sto molto più basso, diciamo proprio superficie entro massimo i 3-4 mt… E’ una scogliera sommersa del litorale laziale ce ne stanno tante, costruite prima ancora dei frangiflutti per impedire l’erosione incessante delle spiagge dista circa 500 mt da riva o qulcosina di più e si raggiunge dopo una pinneggiata frenetica su sabbia dove si nuota nel vuoto senza punti di riferimento ma consapevoli che parallela alla riva si estende maestosa la franata di sassi.
Indosso già i pantaloni complice l’abitudine invernale, e mi sono fatto già una mezzoretta di macchina, ma quando arrivato sul posto noto già due colleghi intenti a cambiarsi benedico la mia parziale vestizione e in un lampo sono pronto ad entrare in acqua. Sono le 5 e qualcosina la luce è ancora crepuscolare e l’acqua appare torbidina, ma voglio superare la prima scogliera affiorante che mi relega in una piccola laguna e vedere la situazione esterna.
Come speravo arrivati sulla scogliera sommersa la visibilità è come immaginavo: un piccolo taglio torbido di un metro e gli altri, sotto, di cristallo assoluto, ciò non mi permette di scandagliare il fondo dall’alto in cerca di movimento e tane ma poco importa, impugno il mio fido 100 e inizio a pescare esclusivamente all’aspetto.
Proprio oggi inauguro un nuovo assetto: essendo un doppio foro ho sempre montato il circolare doppio da 16 per l’estate e gli incontri più interessanti e un doppio 14 con l’asta da 6,3 per l’inverno per il pesce veloce e per lo più bianco che mi garantisce un rinculo nullo e una precisione chirurgica. Stamane monto invece un mono elastico da 17,5 ma conservo sempre l’asta da 6,3 ma tecnicamente è una 6,5 da 130 cm (e non da 140 come dovrebbe essere in rapporto al fusto), il peso è quindi quasi identico ma non avendo alcun problema col puntamento ho un’asta più rigida e più resistente, inoltre è il modello torsion quello con l’aletta rotante a 360° e completamente incassata nel puntale tale da apparire come un asta nuda… (n.b. particolari fondamentali…)
Dopo i primi tuffi circondato da nuvole di saraghi ormai cresciutelli tali da essere tutti mediamente da 2-3 etti, qualche oratina sempre da porzione e marmore geneticamente modificate alle quali non sparo solo perché continuo a crederci… ecco che dopo l’ennesimo tuffo accade il fatto…
Ho il sole ancora basso sulla mia sx e sono rivolto parallelo alla scogliera un po inclinato verso l’esterno, il fondo è ridicolo 3mt forse neanche, il taglio superficiale è torbido e ciò non mi permette di identificare i due pescioni che avanzano veloci, vedo solo delle ombre e sento le scodate possenti sui timpani, mi passano alti e per giunta al limite del tiro, passa il primo mi ruoto lentamente e alzo il fucile passa il secondo brandeggio lentamente cercando la sagoma che sta per scomparire e sparo perso l’alto a una distanza di non meno di 4 mt… parte il colpo ma non ci credo non conosco la reattività dell’elastico non so se si passa una pesce da quella distanza non so se l’ho centrato o se ho padellato!
Il filo non cade verso il fondo ma neanche si tende… uno due tre secondi poi fa una curva e teso parte verso destra: inizia il canto del mulinello il più bel concerto per un pescatore!
La reazione è forte ma non spropositata, chissà magari quel colpo sotto la pancia l’ha fiaccato più di uno dietro le branchie sicuramente ha accusato perché comincia a strisciare sul fondo tra i massi, recupero un po di filo ma prontamente me ne srotola il doppio poi pian piano lo vedo capisco cos’è e finalmente vedo l’asta tutta passata che gli penzola sotto la pancia, cerco la presa alla coda una due tre volte poi subito sotto le branchie poi la stilettata di rispetto al cervello: è mio!!!
Urlo di gioia e scarico l’adrenalina, è veramente un bel pesce, il foro di entrata dell’asta si è molto lacerato ma la prodigiosa aletta rotante ha tenuto bene all’inizio poi quando l’asta è passata il filo ha limitato lo strapparsi delle carni. Ancora non ci credo ho tirato ad una distanza veramente notevole, non meno di 4 mt ma l’elastico e l’asta “nuda” hanno garantito di passare le carni sicuramente sotto la pancia più tenere magari se l’avessi preso in testa o sugli opercoli branchiali chissà…
Al peso è risultato 7,45 kg un pesce serra dai denti aguzzi e lo sguardo cattivo: rimpiango solo la mia GoPro puntualmente non montata ma quella mattina è stata una scelta ponderata perché l’intento era pescare concentrato senza tanti vezzi di riprese e titubanze nel tiro per una miglior scena…
Stanno cominciando ad entrare speriamo bene: questo è un arrivederci non un addio!!!
Commenti
Matteo:
26/06/2013 13:08
M O S T R O :-o:-o:-o:-o:-o:-o
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angelo:
26/06/2013 21:41
Che spettacolo!!! questo tira come un treno!!!:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:lap:
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angelo:
26/06/2013 21:52
ahhhh dimenticavo.... complimenti anche per il racconto molto ben fatto e dettagliato;-)
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g.doddis:
27/06/2013 15:26
Super!
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Luana:
27/06/2013 15:50
Spettacolare :clap::clap::clap::clap:
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peppepeppetrentuno:
29/06/2013 13:07
Bel serrone , complimenti. E come spesso succede la telecamera resta a casa.